Per la stagione 2021 (e quelle successive) avremo ancora grossi cambiamenti in materia di allestimento negozi e scelte di arredo. Nei negozi di abbigliamento, e non solo. Se cerchi nuove idee, un consiglio: guarda il quadro generale.
Che scelte fare nel tuo punto vendita allora?
Per rispondere non devi pensare soltanto alle ultime tendenze in tema di allestimento interno e alle “display ideas”.
Studia anche come rendere lo shopping un’esperienza piacevole, da fare in tutta tranquillità e sicurezza.
E, naturalmente, considera come sono cambiate le abitudini di acquisto dopo la primavera 2020.
Prova allora a fare una rapida checklist di cosa ti serve. Alcune linee guida per un allestimento negozi adatto al 2021 e alle prossime stagioni te le diamo di seguito.
SOMMARIO
- Come cambiano gli allestimenti nei negozi
- Meno articoli, più storie
- Arredamento per negozi: scelte obbligate, tendenze
- La nuova vita delle vetrine
- Negozio 5.0: il punto vendita digitale
- Conclusioni
Come cambiano gli allestimenti nei negozi
Per fare una sintesi: nel tuo punto vendita c’è bisogno di spazio.
Inutile negarlo: quello che è successo con il Covid ha condizionato ogni attività commerciale e continuerà a farlo ancora. Ingressi contingentati, distanziamento e precauzioni varie hanno avuto una conseguenza obbligata: gli spazi commerciali si sono ristretti.
Un trend di allestimento è allora proprio quello di una disposizione più “ariosa” degli articoli. Riducendo la densità degli articoli a scaffale e in esposizione i clienti in negozio si distribuiscono meglio. E riesci anche a dare più risalto agli articoli di punta.
Più spazio tra le corsie non significa infatti allestimento spoglio. Può essere l’occasione per definire un percorso coerente, creare delle associazioni diverse tra gli articoli. Insomma stimolare l’acquisto con una strategia espositiva mirata, come insegnano i migliori visual merchandiser.
Un altro trend di allestimento deriva da un dato di fatto: devi lottare di più per attirare l’attenzione. I clienti sono mediamente più abituati a cercare alternative. Per convincerli, la migliore soluzione è distinguerti. Anche nel modo in cui organizzi il tuo negozio.
I flagship store dei marchi più affermati fanno proprio questo. Offrono un’esperienza da ricordare, anche grazie alla disposizione della merce, al modo di allestire una vetrina, alle scelte di arredo.
Il sistema vale per tutte le categorie merceologiche, e anche se non ti chiami Nike o Gucci puoi usarlo anche tu. Un punto vendita notevole lo crei soprattutto se conosci la tua clientela e sai cosa proporre. Il segreto è rimanere sempre fedele a questo assunto.
Vedi anche: Wow factor: cos’è e come migliora la shopping experience
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Meno articoli, più storie
“Se il cliente esce dal negozio con un’idea chiara di chi sei come marchio e può descrivere la sua esperienza in una frase, allora hai successo.” [Melissa Gonzalez, The Lion’esque Group]
È sempre stato così. Una delle regole del visual merchandising è raccontare una storia a chi visita il tuo negozio, dandole se possibile il lieto fine con l’acquisto. Per il prossimo futuro, la tendenza è a farlo ancora meglio.
Guarda cosa fanno marchi come Patagonia o Burton nei loro negozi. Parliamo di brand con un rapporto forte con la natura (Patagonia) e con lo sport (Burton è un marchio per snowboarder), che mostrano anche nel modo in cui danno forma ai loro negozi.
Il punto vendita di Burton a Denver, per esempio: costruito in acciaio grezzo e rovere, vuole trasmettere la sensazione di stare all’aria aperta. Anzi, secondo i designer, vuole “evocare piste appena battute, foreste e neve portata dal vento”.
Non è solo una scelta estetica, c’è molto altro. Il design rinforza l’identità del brand, si sposa perfettamente ai prodotti in vendita e si accorda alla comunicazione sui canali digitali. Chi entra nel negozio di Burton sa cosa aspettarsi: la visita rinforza questa idea, e rimane memorabile.
In un settore come quello dell’abbigliamento, dove la competizione è serrata e la soglia di attenzione molto bassa, è un gran bel risultato.
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Arredamento per negozi: scelte obbligate, tendenze
I dispenser all’ingresso e gli schermi di plexiglass alla cassa, certo. Ma anche l’attenzione ai materiali in uso (per esempio tappeti e moquette o scaffalature) e, più in generale, all’igiene e sicurezza dell’ambiente.
Queste alcune eredità che la pandemia ci ha lasciato. E che hanno influito non solo sulle scelte di arredo.
Dopo un 2020 tumultuoso, la caoticità è “out” e la tranquillità “in”. E così la Speranza” [Ray Ko, ShopPOPDisplays]
A proposito di sicurezza. Anche nei trend di stagione per il visual merchandising spicca l’intenzione di creare ambienti sicuri. Scelte di colori tenui, atmosfere tranquille e stimoli sensoriali che inducano alla calma.
Poi, certo, se ti occupi di abbigliamento sportivo e streetwear è un po’ difficile seguire queste suggestioni, ma certo il mood del momento è verso una shopping experience più rilassata.
Un altro punto assodato per le scelte di arredo di questo 2021 è l’utilizzo più spinto di elementi interattivi, che siano totem, schermi o elementi di segnaletica digitale.
Vedi anche: Come rilanciare il tuo negozio in crisi: il digitale entra in negozio
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La nuova vita delle vetrine
Display o led wall, in vetrina o negli spazi interni, sono strumenti molto interessanti e hanno, rispetto a manichini e scaffalature, alcuni indubbi vantaggi.
Di sicuro occupano meno spazio. Richiedono un certo investimento iniziale, certo, ma offrono notevole flessibilità: fanno da cataloghi mobili, vetrina promozionale, spazio interattivo. Insomma, sono davvero uno strumento interessante.
“Le vetrine [oggi] sottraggono qualcosa all’aspetto visuale per concentrarsi più su messaggi commerciali relativi a sconti, promozioni, opzioni di acquisto e ritiro” [CAAD Design]
Per quanto riguarda i display veri e propri: anche le vetrine si trasformano, e non solo perché c’è il cambio di stagione. Ancora per qualche tempo, probabilmente, dovremo convivere con gli ingressi contingentati in negozio e con una qualche diffidenza a fare shopping nel punto vendita.
C’è bisogno di uno stimolo in più per entrare e, magari, di un incentivo a stare in fila prima di farlo. Perché non usi allora le vetrine digitali per ingannare l’attesa?
Guarda cosa fa Zara con la sua app: puoi scansionare il QR code già dalle sue vetrine, e mentre aspetti di entrare visualizzare un mini showcase in modalità VR.
Negozio 5.0: il punto vendita digitale
Come avrai notato, c’è un filo conduttore in quanto abbiamo detto finora: la presenza massiccia del digitale. Il punto vendita è, o almeno si spera, vivo e vegeto e tanto più vivace quanto meglio può integrarsi ai canali online.
Per esempio: chi ha un sito web utilizza spesso la formula del click and collect. Offre cioè il ritiro in negozio degli acquisti online. In questo modo attira clienti nel punto vendita e, già che ci sono, li invoglia a fare altri acquisti.
Se vuoi impiegare anche tu questa strategia, puoi attrezzare un’area del tuo punto vendita come pick-up point dedicato.
Il negozio 5.0 è attrezzato per un’esperienza di acquisto contactless. POS e pagamenti elettronici abilitati al banco cassa, ma anche spazi self service dove completare i propri acquisti.
Il negozio digitale utilizza anche elementi di arredo evoluti, come camerini virtuali e spazi di prova in 3D. Strumenti che, da un lato, permettono ai clienti uno shopping in piena sicurezza. Dall’altro ottimizzano spazi e tempi, oltre a offrire un’esperienza più stimolante.
Vedi anche: Intelligenza artificiale in negozio: cosa puoi fare già oggi
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Conclusioni
Oltre gli effetti speciali, un punto vendita preparato per le nuove sfide è uno spazio che riesce a coinvolgere il visitatore e offrirgli un’esperienza d’acquisto sicura, fluida e interattiva.
Con personale formato, strumenti appropriati di consultazione e prova, integrazione efficace tra punto vendita e canali digitali. Incidentalmente, è anche uno spazio strutturato con un’idea coerente, un allestimento chiaro e mirato e ambienti ben organizzati.
Anche gli allestimenti e gli elementi di arredo giocano un ruolo importante in termini di customer experience. Quanto al digitale, può offrire ai tuoi clienti un valido aiuto nella scelta del loro outfit ideale.
E aggiungere creatività e divertimento al tutto.