Aprire un negozio di abbigliamento è un attività che richiede una pianificazione accurata in cui diventa necessario analizzare vari aspetti: il tipo di clientela a cui rivolgersi (uomo, donna o bambini), il tipo di prodotti da commerciare (abbigliamento sportivo, elegante, casual), l’affidarsi o meno al franchising, il tipo di software gestionale da utilizzare per ordini e magazzino, la location, il budget, gli adempimenti burocratici. Vediamo con questa guida i vari punti da pianificare ed i consigli di base per dare alla futura attività delle solide fondamenta commerciali.

La clientela: abbigliamento uomo, donna, bambini

taglie e colori dei prodotti: se optiamo per l’abbigliamento donna dobbiamo essere consapevoli che ci troveremo davanti il segmento più esigente, molto attento al rapporto tra qualità e prezzo e all’unicità dei vestiti. In apparenza più facilmente gestibile il settore dei vestiti da uomo: in linea di massima gli uomini attenti all’abbigliamento hanno un’età compresa tra i 18 e i 40 anni, si presentano nei negozi da soli e sono spesso interessati a prodotti sportivi o eleganti. In forte espansione l’abbigliamento per bambini che ha visto un notevole aumento di vendite nel recente passato: in questo caso è necessario tenere in considerazione che, almeno fino ai 10-12 anni, sono i genitori a pagare i vestiti dei figli.

Aprire un franchising o mantenere la propria autonomia?

Si tratta di una scelta legata principalmente al tipo di investimento che vogliamo affrontare ed alle dimensioni che pensiamo di dare alla nostra attività. Se la base di partenza è solida (ed il budget iniziale è consistente) è consigliabile un percorso di autonomia per avere una completa padronanza di ogni aspetto gestionale. In caso di budget ridotto, invece, può risultare più conveniente affiliarsi ad una delle migliaia di catene di abbigliamento esistenti: aprire un negozio in franchising agevola i futuri imprenditori nell’avviamento dell’attività, nella gestione e nell’allestimento della location. Legata direttamente a questa decisione anche quella tra plurimarca e monomarca: la prima, se da un lato garantisce più scelta alla clientela dall’altra richiede una gestione più complessa dei servizi personalizzati al consumatore e delle offerte da proporre. Situazione semplificata dal monomarca che, seppur con minor scelta, attira una clientela già selezionata e decisa, consapevole dello stile e della qualità dei vestiti in vendita.

Fissare i prezzi di vendita

In un mercato sempre più competitivo, in cui anche internet ha aumentato la concorrenza, diventa fondamentale valutare attentamente i prezzi di vendita al consumatore. È bene, quindi, acquistare i vestiti dai migliori grossisti e rappresentanti ai prezzi migliori, in modo da non dover ricaricare troppo sulla vendita al cliente e rendere più conveniente l’acquisto nel vostro negozio.

Il software per la gestione di negozio e magazzino

La scelta del programma informatico per la gestione del proprio negozio influisce in maniera notevole sui risultati di un’attività commerciale e sulla bontà della risposta al cliente. Ci sono migliaia di software gestionali per ogni tipo di negozio al dettaglio. Nel settore dell’abbigliamento è importante avere un programma che garantisca la possibilità di gestire l’inventario e il magazzino, la possibilità di inserire gli ordini di campionario divisi per anno, stagione, fornitore e reparto, di rilevare le taglie mancanti nel negozio e le giacenze di magazzino. È importante inoltre che possa analizzare i trend commerciali, fornendo dati fondamentali per poter migliorare la gestione e le performance del negozio.

La redazione del business plan

Prima di iniziare a vendere i propri prodotti di abbigliamento è fondamentale definire un business plan dettagliato dell’attività. Nella redazione vanno indicate la tipologia del negozio, l’investimento iniziale, le spese (fatte e da fare) e la previsione delle entrate, un’analisi della concorrenza e la programmazione delle attività promozionali e di marketing. Quello del business plan è uno strumento fondamentale per essere sempre consapevoli dello stato dell’attività commerciale e per presentarsi preparati in caso di richieste di finanziamenti ed agevolazioni.

La burocrazia

Come tutte le attività commerciali anche aprire un negozio di abbigliamento richiede di completare degli adempimenti burocratici. In primo luogo è necessario aprire una Partita Iva e comunicare al Comune di riferimento l’apertura dell’attività. Se l’Amministrazione non manderà ulteriori comunicazioni entro 30 giorni la richiesta sarà automaticamente accettata.

Vanno presentati al Comune anche tutti i documenti relativi ai dettagli dell’attività commerciale e alla location scelta (che dovrà avere impianti di sicurezza a norma di legge). Dopo il primo mese di apertura, infine, è obbligatorio completare l’Iscrizione nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.

La scelta della location

Uno degli aspetti più importanti da analizzare e più spesso sottovalutati è quello della scelta della location. Aprire un negozio di abbigliamento in un luogo in cui non c’è un passaggio di persone, per esempio, potrebbe significare la chiusura prematura dell’attività commerciale. Il consiglio è quello di considerare più location e valutare in base alla zona, all’affitto e alle caratteristiche demografiche degli abitanti. Una buona soluzione promozionale è quella di inserirsi in un centro commerciale, tenendo ben presente che potrebbe essere una scelta che porta costi aggiuntivi legati a spese pubblicitarie, manutenzione delle aree comuni e promozioni generali del centro.