Un negozio abbigliamento bambini, in modalità digitale, può dare ottimi risultati. Specialmente se ben combinato con un punto vendita fisico. E più ancora se segui qualcuno dei nostri consigli.
È vero: bambini ne facciamo sempre meno. E ormai le grandi catene di abbigliamento hanno reparti specializzati anche per la moda junior. Pure, ci sono ottime notizie se hai un negozio di articoli di moda junior e vuoi sfruttare le possibilità del mercato on line.
Infatti il mercato del kidswear, come lo chiamano all’estero, resiste ed ha un suo bacino di utenza affezionato. Un pubblico che, se riesci a convincere a comprare da te, puoi far diventare una clientela fedele e un valido ambasciatore del tuo negozio nella cerchia di amici e conoscenti.
Proprio il tipo di influencer più importanti.
Se vuoi aprire un negozio online, inoltre, puoi usare tutte le potenzialità dei canali digitali per attirare, coinvolgere, soddisfare le esigenze della tua clientela. Tenendo conto del tuo pubblico e creando un sistema integrato con il tuo punto vendita e i canali social.
Insomma, ci sono notevoli opportunità e buone prospettive se vuoi dedicarti alla moda bimbi. E se vuoi farlo con cognizione di causa, prova ad aggiungere al tuo business plan i 5 consigli che ti diamo di seguito.
Ti aiuteranno a definire meglio la tua proposta, capire su cosa puntare e migliorare i risultati.
SOMMARIO
- A chi si vende abbigliamento per bambini? Trova il tuo pubblico
- Cosa guarda chi acquista vestiti junior? Scegli su cosa puntare
- Come si fa ecommerce per l’abbigliamento bambini? Individua la tua strategia
- Qual è la formula più adatta per gli acquisti? Fidelizza i tuoi clienti
- Dove si comprano gli abiti per i bimbi? Integra l’ecommerce al punto vendita
- Conclusioni
A chi si vende abbigliamento per bambini? Trova il tuo pubblico
Vuoi un primo metro di giudizio? La fascia d’età.
Avrai interlocutori diversi se ti rivolgi alla fascia più giovane, più o meno fino ai 10 anni, o ai preteen. Nel primo caso, la decisione d’acquisto è ancora saldamente nelle mani dei genitori. Con i bambini più grandi, invece, dovrai convincere direttamente loro.
Si tratta di una distinzione grossolana, è vero. Sempre più spesso, inoltre, anche i bambini veri e propri hanno l’ultima parola. Ma anche con questi limiti, crediamo sia ancora una distinzione utile da tenere a mente.
Una prima conseguenza del nostro ragionamento è che, se vendi moda junior, è al pubblico dei genitori millennial e, ormai, gen-Z che dovrai rivolgerti. Una platea smaliziata nell’uso dei canali digitali, che si aspetta di trovare informazioni utili e un’esperienza d’acquisto fluida sul tuo ecommerce.
Un pubblico che dovrai intercettare non solo sul tuo canale di vendita principale, ma anche sui social. Instagram, ma anche Pinterest (molto gettonato per le idee moda kids), sono i canali da presidiare con più attenzione.
C’è anche Tik Tok, naturalmente, ma fai attenzione: è più adatto a una fascia d’età “adulta”, e dovrai sudare un po’ per risultare coinvolgente senza diventare invadente o, peggio, essere visto come un’intruso.
Vedi anche: Aumenta le vendite online con social media marketing
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Cosa guarda chi acquista vestiti junior? Scegli su cosa puntare
Una volta individuato il tuo interlocutore, puoi scegliere su cosa puntare.
Può sembrarti un luogo comune, ma è generalmente vero che i genitori degli anni ’20 fanno molta più attenzione a cosa acquistano per i propri figli.
Un po’ per questioni demografiche: si fanno figli in età più avanzata. Un po’ per un cambio di mentalità generale: si è molto più consapevoli in tema di acquisti, in particolare quando si parla dei bimbi.
Questo significa, per dirne una, che dovrai sicuramente mettere bene in evidenza le caratteristiche di ciò che proponi. Descrivere i tessuti usati per quei jeans bambini, come è stata prodotta la tua nuova collezione, che trattamenti hanno subito i capi in vendita. Garantire che i tessuti non provochino irritazioni, non contengano sostanze nocive e, magari, siano realizzati in modo ecosostenibile. I genitori di oggi sono un po’ apprensivi, sai…
“Abbiamo tale fiducia nella resistenza all’uso delle nostre giacche Mini che includiamo un’etichetta “Appartengo a…” dove i diversi bambini che le utilizzeranno possono scrivere i loro nomi” [Harriett Earle, design director di Boden]
Cosa proporre, poi? Diamo un’occhiata ad alcune tendenze recenti della moda junior. Per esempio quella che del “mini-me” o “maxi-you”: il trend cioè che spinge a vestire i bambini come versioni in miniatura di noi stessi, con vestiti coordinati ai nostri.
Una moda junior adultizzata, che si ricollega anche a un altro fenomeno, quello della moda di lusso per bambini. Insomma, un po’ come dicevamo prima: si fanno figli in età più adulta, quando generalmente c’è anche maggiore capacità di spesa.
Hai allora diverse nicchie di mercato da considerare per scegliere i tuoi prodotti, e molte possono essere molto redditizie. Ma, naturalmente, dovrai adattare il tuo messaggio a ciò che vendi: per il settore luxury, per esempio, dovrai considerare un investimento iniziale più elevato anche nel progettare il tuo negozio online.
Come si fa ecommerce per l’abbigliamento bambini? Individua la tua strategia
Una buona strategia, allora, parte da una chiara idea del pubblico di riferimento e dei prodotti in vendita. Parti da qui per imbastire la tua strategia di vendita.
Prendiamo un caso più specifico: un negozio online specializzato in moda infantile, con articoli di qualità ma in una fascia di prezzo media, senza esagerare. Come parlare al tuo pubblico?
Per prima cosa: progettare un ecommerce con informazioni chiare e precise. Su tessuti e trattamenti, ma anche sul trattamento dei dati personali e le condizioni di acquisto. E poi, taglie e vestibilità: uno degli scogli principali per chi acquista vestiti bambini online.
I bambini crescono in fretta, e ciò che calza a pennello oggi può essere inutilizzabile dopo pochi mesi. E poi, le misure standard non sempre si adattano.
Cerca allora di essere il più esauriente possibile sulla vestibilità dei tuoi capi: con tabelle, foto dettagliate e prove virtuali. Meglio ancora se hai un punto vendita fisico e riesci a integrarlo nella tua strategia. Ma te ne parliamo più avanti.
Comunichi ai genitori, ma non solo. Anche i bimbi hanno voce in capitolo, e il tuo negozio online deve essere adatto anche a loro.
Quindi un’esperienza di navigazione divertente, un ambiente colorato, uno spazio giocoso. E contenuti adatti al pubblico “parent with kids”, facendo ben attenzione a cosa finisce sui tuoi canali digitali.
Vedi anche: WOW Factor: cos’è e come migliora la shopping experience
Qual è la formula più adatta per gli acquisti? Fidelizza i tuoi clienti
Con queste informazioni in mente, la tua creatività e l’aiuto di qualche consulente esperto in digital marketing, puoi ottenere buoni risultati. Attirare il giusto pubblico, coinvolgerlo e convincerlo all’acquisto.
E poi?
Tieni a mente alcune caratteristiche del tuo settore di riferimento. Specialmente se parliamo di moda infantile vera e propria, i vestiti vengono “consumati” in poco tempo. Da ciò derivano due importanti conseguenze che puoi sfruttare per migliorare qualità e quantità delle vendite.
- Se riesci a dimostrarti affidabile e conveniente, puoi allacciare un rapporto duraturo. I bimbi crescono ogni giorno un po’ di più, e siamo più attenti a come li vestiamo. E allora usa con un buon programma di punti fedeltà, o altre strategie di fidelizzazione.
Offri promozioni, prodotti in esclusiva e altri benefit. Fai remarketing per stimolare a nuovi acquisti in momenti strategici (il ritorno a scuola, il cambio di stagione ecc.). Soprattutto, offri consigli personalizzati su come vestire e assecondare nell’abbigliamento i vari passaggi della crescita del bambino. - Se i vestiti durano poco, cosa se ne fanno i genitori di quelli che non servono più? Avrai notato che c’è un florido mercato parallelo dell’usato per abbigliamento bambini. Perché non dedicare una sezione del tuo ecommerce all’argomento?
Puoi proporre capi verificati e certificati dalle tue competenze di negoziante specializzato. Oppure aprire un vero e proprio servizio di noleggio abiti. Sì, perché il fashion rental si può applicare anche alla moda kids, e con ottimi risultati per chi noleggia e chi mette a noleggio.
Vedi anche: Perché il fashion rental conviene anche al negoziante
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5 Dove si comprano gli abiti per i bimbi? Integra l’ecommerce al punto vendita
Insomma, ci sono diverse buone pratiche da seguire per vendere abbigliamento bambino online.
Una fondamentale, però, è di presidiare bene anche lo spazio offline. Che vuol dire, se hai anche un punto vendita fisico, metterlo al centro del tuo business. Ora più che mai.
Sembra in controtendenza, ma un negozio ben gestito è ancora fondamentale nel settore moda. Specialmente se ti occupi di abbigliamento per bambini. Il punto è farlo lavorare insieme ai tuoi canali digitali e sfruttare le opportunità di questa integrazione.
Lo abbiamo visto in precedenza: per gli ecommerce di moda junior un tasto dolente è quello della vestibilità. Più che per le altre fasce di età, infatti, il timore di comprare vestiti di taglie non corrispondenti e avviare procedure di reso complicate scoraggia diversi potenziali clienti.
Un sistema ben integrato tra negozio off- e online può allora convogliare nuovi utenti dai tuoi canali digitali verso il negozio fisico. Per esempio con servizi come il click-and-collect, la prova gratuita in negozio, la consulenza personalizzata per l’acquisto online e simili.
Il processo funziona anche nel verso inverso. Chi visita il tuo punto vendita, in questo caso, può usare i tuoi canali online per vari scopi. Avere maggiori informazioni su un prodotto, prenotare la consegna a domicilio, ordinare prodotti non ancora presenti in negozio e così via.
E, poi, online e offline si possono ben combinare anche nel gioco o nell’intrattenimento. Offrire momenti divertenti a bambini e genitori è un buon modo per coinvolgerli, dare loro buoni motivi per ricordarsi di voi e, magari, convincerli a diventare clienti. Ricorda: è (anche) questione di fiducia e credibilità.
Prendiamo per esempio il caso di Stride Rite, negozio specializzato in scarpe per bambini. Sul suo sito web, oltre all’ecommerce vero e proprio, trovi una sezione dedicata ad attività per il tempo libero, semplici e divertenti. Alcune riguardano proprio il loro “core business”: come allacciare le scarpe, o riadattare in modo creativo una scatola di scarpe.
Nei punti vendita, invece, l’azienda ha messo a punto in passato una pedana dove i bambini potevano provare le scarpe e, mimando dei passi di danza, guadagnare punti e quindi credito per acquisti.
Conclusioni
Una strategia di successo coinvolge tutti i tuoi canali di vendita e comunicazione in modo integrato.
Ti permette infatti di intercettare il pubblico di riferimento in vari momenti del processo di acquisto.
Un’esperienza operativa a tempo pieno, utile, divertente e soddisfacente.
Vuoi qualche consiglio in più su come impostare una strategia efficace per il tuo negozio di abbigliamento bambini?
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