Riassortimento: come fare? 5 consigli che possono tornarti molto utili nel momento in cui stai iniziando a pianificare i tuoi prossimi ordini.

Il riassortimento del negozio è un’operazione cruciale: devi ordinare i giusti quantitativi, senza riempirti il negozio di merce ma anche evitando di restare a secco dopo il primo weekend.

Devi anche assicurarti gli articoli migliori, quelli che hanno funzionato di più o prevedi andranno meglio nella prossima stagione.

Insomma il riassortimento merce è una disciplina di media difficoltà, da svolgere previa corretta preparazione e con valida strumentazione di supporto. Di seguito ti diamo i nostri 5 consigli per raggiungere i risultati migliori.

SOMMARIO

    1. ”Parla” con i fornitori
    2. Resta aggiornato su trend e nuovi fenomeni
    3. Pianifica!
    4. Controlla le vendite
    5. Usa la tecnologia
    6. Conclusioni

    1. “Parla” con i fornitori

    Nella valutazione dei tuoi fornitori considera anche la loro capacità di gestire gli ordini: velocità, esattezza, flessibilità.

    Fattori che impattano naturalmente sulla TUA capacità di soddisfare le esigenze dei clienti. Valuta dunque anche questi aspetti quando contatti un nuovo grossista.

    Puoi servirti di strumenti specifici per procedere più spedito in queste operazioni. Ti servono per controllare lo stato del tuo magazzino, e meglio ancora per “parlare” con i tuoi vendor. A volte infatti i problemi di riassortimento nascono per questioni di comunicazione, magari perché i tuoi ordini non vengono ricevuti correttamente.

    E, naturalmente, considera anche il tipo di accordo che hai con il singolo fornitore. Che può permetterti, ad esempio, di tenere merce in conto vendita. Oppure lasciarti una quota del riassortimento stagionale in open to buy, così che tu possa rifornirti dei best seller del momento.

    In ogni caso, assicurati di trovare le condizioni più vantaggiose ed elastiche, perché nella vendita al dettaglio contano certo la qualità dei prodotti, ma anche le condizioni del servizio.

    Vedi anche: Scegliere fornitori di abbigliamento per il proprio negozio
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    2. Resta aggiornato su trend e nuovi fenomeni

    Un consiglio che vale in generale per la gestione del negozio, e parlando di abbigliamento ancora di più. Ma che in tema di riassortimenti e rifornimenti vuol dire avere un processo di selezione della nuova merce più efficace. E ridurre così rimanenza magazzino e invenduti.

    Tenersi informato significa però anche conoscere le nuove tendenze nell’organizzazione dei negozi. E qui torniamo a un trend molto forte degli ultimi anni, quello del green fashion.

    Le nuove generazioni sembrano davvero decise a ridurre l’impronta ecologica del settore moda, e per questo scelgono e premiano formule innovative di produzione e commercio.

    Alcuni esempi: fashion rental, produzione on demand, luxury resale. Tendenze di cui abbiamo parlato diffusamente su questo blog. Trend che incidono sicuramente sulle quantità e la velocità di rotazione degli articoli in negozio. Ma che più in generale ti costringono un po’ a ripensare il modus operandi consolidato, con conseguenze di diverso tipo.

    Puoi infatti spendere meno nella gestione delle scorte di magazzino, allungare la shelf life (il ciclo di vita) di un prodotto e, insomma, adottare una supply chain più dinamica.

    Sistemi più snelli e convenienti di approvvigionamento ti consentono di ordinare merce solo quando ti serve. D’altra parte, ti viene richiesta molta più flessibilità e un certo investimento di tempo e risorse per ripensare la tua gestione del magazzino.

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    3. Pianifica!

    Una buona comunicazione con i fornitori, e un occhio attento a trend e contingenze, ti permette di pianificare i rifornimenti ed essere più preparato anche in caso di sviluppi inediti.

    Perché il mondo della moda non è, per fortuna, così prevedibile, e alcune dinamiche possono essere sorprendenti. Ma anche perché un’attività commerciale è un ingranaggio complesso, e il suo funzionamento può non essere quello che ci si aspettava, in positivo e in negativo.

    “Che sia perché ci si avvicina allo shopping festivo, o perché un influencer condivide i tuoi prodotti con i suoi followers, la domanda può variare in qualsiasi momento, ed è difficile prevederla.” [Shipbob]

    In ogni caso, uno schema chiaro e tempi certi per il riassortimento degli scaffali sono sempre un buon punto di appoggio.

    È in questi frangenti che il ruolo dei tuoi fornitori si rivela prezioso: la loro capacità di rispettare le consegne è essenziale. Ti aiuta infatti a evitare buchi di catalogo e tempi lunghi di evasione degli ordini, nel caso tu abbia un sito web per fare ecommerce.

    Ma molto dipende anche da te, e quindi dalla tua capacità di capire con il giusto anticipo quando è il caso di rifornire il magazzino e quando cambiare proprio collezione.

    In tutti i casi, il controllo del tuo magazzino è fondamentale: ti serve a conoscere il volume di vendita corrente e non solo. La situazione corrente dello stock di magazzino ti aiuta anche a capire, materialmente, quanto spazio hai a disposizione per ricevere nuova merce.

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    4. Controlla le vendite

    Essenziale è avere chiari indicatori di riferimento, e i primi da considerare sono quelli relativi alla merce venduta. I dati di vendita ma anche quelli relativi alla merce in giacenza: quanti esemplari di quel completo in lino che pensavi sarebbe andato a ruba ti sono rimasti invece in magazzino?

    Ti serve allora conoscere indicatori come:

    • l’indice di rotazione degli articoli, ovvero il numero di volte in cui occorre rifornirsi di un dato articolo in un determinato periodo. Lo ottieni dividendo le vendite per un certo lasso di tempo con le giacenze per lo stesso periodo;
    • il tasso di sell through, cioè il numero di articoli venduti in rapporto a quelli ricevuti;
    • la velocità di vendita, che ottieni calcolando il tempo medio che trascorre dall’arrivo della merce in negozio al suo acquisto da parte dei clienti. Un dato che ti permette di identificare fast sales e all’opposto slow sales.

    Avere slow sales, o articoli slow-moving, vuol dire averne acquistato troppi esemplari. Le fast sales, invece, anche se generalmente positive, possono significare che hai acquistato troppi pochi capi. Nel primo caso rischi di avere merce invenduta, o no-moving. Nel secondo, di arrivare alla rottura di stock (out of stock o stock out): insomma, rimanere a secco.

    Grazie a questi e altri KPI puoi migliorare l’efficienza del riassortimento. Perché sono dati oggettivi su cui basare i tuoi ordini. E se riesci a ottenere questi dati in tempo reale ancora meglio: eviterai di rincorrere il fornitore per un rifornimento dell’ultimo minuto.

    Vedi anche: KPI e indicatori di prestazione nei negozi di abbigliamento

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    5.Usa la tecnologia

    Il controllo delle vendite deve essere capillare e riguardare tutti i canali che impieghi. Se oltre ai punti vendita hai un tuo negozio online, se vendi anche sui marketplace di settore, e insomma se la tua attività conta su più endpoints, assicurati di coordinare bene tutto.

    Magazzini non ben sincronizzati tra i diversi canali sono causa frequente di grattacapi. Disservizi e lungaggini con i clienti, come pure intoppi e difficoltà quando si procede al restocking.

    Come puoi intuire, per far funzionare tutto a dovere hai bisogno di validi strumenti di supporto, e la tecnologia ti può dare una grossa mano. Software logistici, e moderni programmi di gestione negozio, ti aiutano a tenere tutto sotto controllo e, soprattutto, offrono riscontri in tempo reale.

    Questo significa che, quando si tratta di riassortimento, puoi prevenire gli stock out perché i dati di inventario sono sempre aggiornati. Un buon software ti offre un colpo d’occhio chiaro ed esaustivo sull’andamento delle vendite e sulle disponibilità del tuo magazzino.

    Ciò ti permette di valutare i dati di vendita e procedere al rifornimento quando è il caso, limitando le giacenze e ottimizzando gli spazi a tua disposizione.

    Di più: i moduli integrati in un software come il nostro Etos ti aiutano a comunicare meglio con i tuoi fornitori. Migliora così l’invio e la ricezione degli ordini, e sono più snelle le operazioni di movimentazione e logistica che riguardano le nuove merci.

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    Conclusioni

    Un programma di gestione specifico per il tuo settore ti offre un sistema di controllo completo. Puoi controllare i dettagli di vendita, verificare la presenza di scorte di sicurezza e in generale lo stato dei tuoi stock, velocizzare le operazioni di assortimento e, soprattutto, contenere gli sprechi.

    Ordini quando è il caso, se è il caso, sulla base dei dati che il tuo software ti restituisce in tempo reale. Un vantaggio notevole e un punto a favore di strumenti gestionali come Etos, utili a retailers di ogni ordine e grado.

    Vuoi saperne di più? Contatta il nostro team e richiedi una demo del programma!

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