UX e UI design: cosa sono, quali sono le differenze e perché dovrebbero interessarti?

Te lo spieghiamo di seguito, ma intanto possiamo dirti che non parliamo solo di rappresentazioni grafiche o di estetica delle tue pagine web. Una buona progettazione di UX e UI, infatti, incide concretamente sulle performance del tuo negozio online.

Meglio fare attenzione, allora.

Cosa si intende per UX e UI

Partiamo dall’inizio. UX e UI sono contrazioni di user experience e user interface, e come puoi intuire hanno a che vedere con le interazioni tra l’utente e ciò che proponi. Nello specifico del tuo ecommerce, diremo che entrambi ne misurano la qualità, ma in modi diversi, e qui veniamo al secondo punto.

Le differenze tra UX e UI. O meglio tra il design dell’una e dell’altra. In sintesi: UX design è un termine più ampio, perché include l’insieme delle interazioni che avvengono con il nostro negozio online.

Oggetto delle attenzioni, qui, è la funzionalità del sito più che gli oggetti grafici che vi compaiono.

Le informazioni essenziali sono ben visibili? Il percorso per arrivare a destinazione (il checkout) è abbastanza chiaro? E ancora: il caricamento delle pagine è sufficientemente rapido? Le informazioni su modalità e tempi di consegna sono affidabili? Le transazioni sono sicure?

Come puoi intuire, intendiamo design come progettazione dell’esperienza utente, che dunque coinvolge anche le technicalities. Per esempio l’efficienza del collegamento alle piattaforme di pagamento online. Oppure la sincronizzazione tra back office e front end dell’ecommerce, di cui ti parlavamo già in post precedenti.

UI, user interface. In cosa si differenzia dalla UX? Pensa all’UI design come un sottoinsieme dell’UX design. Nello specifico la parte che riguarda l’interfaccia grafica del nostro ecommerce e la maniera in cui accompagna, indirizza il percorso dell’utente. E qui conta, sì, anche l’appeal grafico del sito web, che deve attirare l’attenzione e indirizzarla verso i nostri prodotti.

Ma, naturalmente, non è tutto.

Anche un UI designer deve dare la giusta importanza all’usabilità. Praticità della navigazione tra le pagine, leggibilità del testo, valore aggiunto dei microtesti, funzionalità dei pulsanti di scelta. Insomma, un buon user interface design dà coerenza e qualità a tutti i contenuti che troviamo in una interfaccia grafica.

Quanto conta una buona progettazione dell’ecommerce

Bene, però: perché dovresti interessarti di UX e UI design? In fondo, nella maggior parte dei casi oggi gli ecommerce viaggiano su piattaforme ready-to-use, dalle quali puoi semplicemente scegliere il tema migliore. Del resto si occuperà il provider.

Succede con la maggior parte dei CMS per ecommerce, da WooCommerce ad Adobe Commerce (ex Magento). E sostanzialmente è vero. Tuttavia, non è detto che tutti i temi si adattino bene alla tua proposta commerciale, o che abbiano una UI all’altezza. Insomma, un po’ di attenzione nella scelta non guasta.

Per quanto riguarda la user experience, poi, la questione è effettivamente nodale, e c’è abbondanza di statistiche a confermarlo. Per esempio:

  • la creazione di un account è la seconda causa di mancato completamento di un acquisto online;
  • il 57% degli utenti abbandona un sito se attende più di 3 secondi per il caricamento delle pagine;
  • il 65% dei processi di acquisto online termina quando un articolo non è disponibile.

Gli shopper del web sono tendenzialmente impazienti e molto esigenti: un sito lento, istruzioni poco chiare, scarsi dettagli sui prodotti… Anche uno solo di questi inconvenienti può farti perdere un potenziale acquirente.

Del resto la rapidità del processo d’acquisto può anche girare a tuo favore. Il tuo settore, quello dell’abbigliamento, è infatti quello in cui statisticamente si fanno più acquisti di impulso. Se il tuo ecommerce riesce a fare una buona prima impressione, dunque, sei già a metà dell’opera.

Il punto ora è: come fare? Quali sono gli elementi di design UX a cui stare più attenti nella vetrina del tuo store digitale e nei suoi ambienti interni? Quali le regole da seguire? Di seguito una piccola lista.

UX design per ecommerce: una checklist

Alcuni elementi cui dovresti fare davvero attenzione quando valuti la performance del tuo negozio online. Aspetti che incidono sull’usabilità del tuo ecommerce e la qualità della esperienza utente.

Che vuol dire: chi naviga sul tuo sito trova quello che cerca. Capisce come completare un’azione. La esegue in maniera pratica e senza complicazioni. Anzi, ci si diverte.

Chiarezza

Dei contenuti per prima cosa, ma anche di tutti gli elementi che li supportano. Dalle descrizioni prodotto alle call-to-action, all’organizzazione delle categorie nei menu. Fino alla sequenza di azioni da compiere per completare un acquisto, richiedere informazioni, conoscere tempi e costi di spedizione e così via.

Un ecommerce, e in particolare uno che vende abbigliamento, deve trovare un equilibrio tra impatto visivo e linearità dei percorsi. Il primo come ti abbiamo detto ha il suo peso: secondo alcune statistiche, è il motivo per cui il 38% degli utenti abbandonano la navigazione di un sito web. Se il secondo è carente, però, sarà più probabile produrre una UX poco soddisfacente e quindi allontanare i potenziali acquirenti dal tuo obiettivo. Vendere.

Un suggerimento, allora: privilegia la chiarezza di testi e altri contenuti. Con descrizioni dei tuoi prodotti digitali complete ma essenziali. Microtesti di accompagnamento alle principali funzioni. Evidenza degli step da compiere per eseguire le diverse azioni sul sito.

E così via.

Assistenza e supporto

Quando si parla di articoli molto personali come i vestiti, molte informazioni possono orientare la scelta. Colori e taglie disponibili, vestibilità, tipo di tessuto e buone regole di lavaggio e conservazione… Insomma, c’è molto che un potenziale cliente potrebbe aver bisogno di sapere prima di completare un acquisto.

Un buon ecommerce può soddisfare queste esigenze in più modi.

Una modalità è quella della cura nella presentazione degli articoli, tanto nei testi quanto nelle immagini. Diversi plugin ti permettono oggi di offrire viste tridimensionali di un prodotto, prove virtuali molto accurate e, insomma, presentazioni davvero realistiche. Del resto, anche delle “semplici” immagini vanno bene: controlla il nostro post sulle migliori presentazioni per ecommerce per saperne di più.

Un’altra modalità è quella dell’assistenza agli acquisti. Che è quanto propongono ormai di default le principali piattaforme di ecommerce con i chatbot. Assistenti virtuali che aiutano a orientarsi nel sito, rispondere ai quesiti più comuni, fornire supporto immediato e 24/7. Puoi consultare anche in questo caso un nostro post sull’argomento.

Un chatbot non esaurisce la questione, naturalmente, e un feedback reale è sempre molto apprezzato. Puoi usare i tuoi canali social per rispondere ai tuoi clienti e offrire supporto.

Pluralità

Potremmo dirti omnicanalità se non fosse un concetto più complesso che in parte esula dal nostro discorso. Ma insomma. L’idea è che il nostro potenziale cliente deve poter interagire con noi nel modo più semplice e pratico possibile, e ciò include anche la possibilità di scegliere tra più canali di vendita e comunicazione.

Nel progettare l’esperienza utente, allora, dovremmo capire come è più probabile intercettare il nostro target, come farlo nel modo più appropriato e come facilitare le sue interazioni con noi. In altre parole, mappare il customer journey. E, quindi, cercare di proporre qualcosa di adatto su ognuno dei touchpoints su cui avviene il contatto.

Ciò significa, per esempio, che potremmo utilizzare i nostri account social per interagire con il nostro utente. Prima, durante e dopo il processo d’acquisto. O che possiamo offrirgli più scelta, magari tra ritiro in negozio o consegna a domicilio. Insomma integrando i nostri canali di vendita in maniera più salda e pratica.

Se vuoi saperne di più, nel nostro blog trovi molti post sull’argomento. Per esempio quello che parla di integrazione multicanale per i negozi di abbigliamento.

Affidabilità

Un punto essenziale per una buona UX, che ha molto a che fare con la qualità del backend. In particolare, con la sua integrazione al sistema di gestione del negozio.

L’esempio classico è quello delle disponibilità di magazzino. Se il tuo negozio online presenta articoli non ancora in stock, produrrà ordini di acquisto che saranno evasi più lentamente, una probabile consegna in ritardo sui tempi previsti. E l’inevitabile insoddisfazione del nostro cliente.

L’affidabilità riguarda poi molti altri temi. Per esempio la gestione dei tempi di una spedizione. Le opzioni per il pagamento elettronico. O, ancora, le politiche di gestione resi. Insomma: ciò che metti per iscritto nel tuo ecommerce deve corrispondere a verità ed essere rispettato, o saranno dolori.

Un consiglio, allora: verifica la qualità delle integrazioni tra il tuo ecommerce e il tuo gestionale, controlla la qualità dei servizi di terze parti che utilizzi (per esempio per i pagamenti elettronici). Insomma, verifica che i dati e le informazioni che riporti siano coerenti e affidabili.

Se vuoi un aiuto sotto questo profilo, puoi utilizzare il nostro gestionale, Etos, progettato per l’integrazione omnicanale e completo di connessioni ad hoc con le principali piattaforme CMS per ecommerce. Scopri di più sulle nostre pagine o contattaci per una consulenza!