Non c’è ombra di dubbio.
Per gestire un negozio online occorre avere competenze trasversali.
In fine dei conti, bisogna saper fare un po’ di tutto: dall’allestimento di campagne marketing all’ottimizzazione SEO, dalla realizzazione di contenuti alla web analytics… eccetera eccetera.
In questo articolo parleremo proprio di analisi dati.
Dunque, scopriremo che cos’è, come funziona e cosa i famosi KPI ecommerce.Hai un e-shop moda e desideri dare una spinta vincente al tuo business?
Ottimo.
Per cominciare, prova a mettere in pratica i nostri consigli.

 

Forse hai sentito parlare di Web Analytics. Ma siamo sicuri di sapere in cosa consiste veramente?
L’espressione indica quell’insieme di tecniche e metodologie che ci permettono di conoscere l’andamento nel nostro sito Internet (o blog o pagina social).

Web Analytics è la misurazione, la raccolta, l’analisi e il reporting dei dati provenienti dalla Rete allo scopo di comprendere e ottimizzare l’utilizzo del web.

Web Analytics Association

Insomma, la Web Analytics rappresenta uno strumento fondamentale del digital marketing.
Utilissimo per effettuare statistiche o campagne mirate.
Però, qual è il primo passaggio per avviare un buon progetto di analisi web?
Naturalmente, individuare i cosiddetti KPI ecommerce.
Cosa sono?
Proseguiamo con la lettura per scoprirne di più.

Che cos’è un KPI ecommerce

Prima di affrontare l’argomento conviene partire dalle basi.
Quindi, che cos’è un KPI?
La sigla sta Key Performance Indicator (in italiano “indicatore chiave di prestazione”).
Per dirla in poche parole… si tratta di metriche. Metriche che vengono utilizzate per stabilire se un obiettivo aziendale è stato raggiunto.

Non potete gestire ciò che non potete misurare.
Peter Drucker

Ovviamente, la scelta degli indicatori è una fase importante.
Va fatta con attenzione. E soprattutto, considerando quali sono le esigenze specifiche dell’azienda.
Nel caso di KPI ecommerce si cercherà di valutare – soprattutto – l’andamento delle attività collegate alla vendita e al marketing.
Ad esempio, il tasso di abbandono del carrello o il numero medio di articoli acquistati per ordine.

Scegli i tuoi obiettivi con il metodo SMART

Smart vuol dire “intelligente”. Ma è anche acronimo e chiave di volta del noto metodo SMART.
Di cosa stiamo parlando?
Di un modello ideato nel 1981 da George T. Doran con l’intento di individuare gli obiettivi strategici di un’azienda.
Prendi carta e penna per gli appunti.
Sono nozioni utili. Che ti aiuteranno a fare focus sulla tua impresa e ad elaborare KPI ecommerce corretti.

Dunque, cosa significano le iniziali di questo termine?
Scopriamolo subito.

  • SPECIFIC – specifico
    La questione è chiara: un obiettivo non può essere generico. Ma assolutamente preciso e definito.
    Insomma, se si vogliono risultati efficaci è meglio centrare l’attenzione su come aumentare le vendite del 3%. Invece che puntare “solo” a vendere di più.
  • MEASURABLE – misurabile
    Non serve dire molto. L’obiettivo deve essere oggettivamente quantificabile. Anche per effettuare confronti diretti con altri competitor o statistiche di mercato.
  • ACHIEVABLE – raggiungibile
    È inutile mettersi d’impegno su un traguardo irraggiungibile. Vuoi conquistare 2 milioni di clienti in due mesi? Se non ti chiami Amazon… lascia stare.
  • REALISTIC – rilevante
    Per farla semplice: non perdere tempo con attività poco pertinenti.
  • TIME-BOUND – puntuale
    Ogni obiettivo che si rispetti ha una scadenza. Vendere 10 maglie in una settima è diverso che venderle in un mese.

Tutto chiaro?
Allora, cerca di comprendere quali sono gli obiettivi della tua attività. E pianificare una linea operativa appropriata. Da controllare – in maniera costante e frequente – tramite KPI correlati.

 

Caratteristiche KPI ecommerce

Ricapitoliamo.
A cosa servono i KPI ecommerce
Ci aiutano a tenere d’occhio le prestazioni del nostro negozio online.
Ma non finisce qui.
I dati ricavati si trasformano in informazioni di valore. Ovvero, informazioni utili. Da utilizzare per prendere decisioni importanti. Come quella di modificare una campagna marketing. Per aggiustarne il tiro o implementarla.

Però, attenzione a non commettere errori banali.
Lo ribadiamo: la scelta degli indicatori di performance è un passaggio delicato. Quindi, prima di passare all’opera, ricorda che i KPI devono essere:

  • calcolabili 
    ovvero espressi in valori assoluti o percentuali;
  • pratici
    cioè riferibili ad un obiettivo preciso;
  • prospettici 
    perché hanno il compito di rilevare eventuali crescite o decrescite del dato.

E infine misurabili nel tempo.
Un ultimo consiglio dedicato ai meno esperti.
Se la Web Analytics e le statistiche ecommerce non sono il tuo forte… affidati a professionisti del mestiere.

Quali sono i principali KPI ecommerce

Generalmente, 3 – 4 KPI bastano per effettuare un monitoraggio efficace della propria attività.
Detto ciò, ecco un breve elenco di quelli che sono alcuni dei KPI ecommerce più usati.
Specialmente nel campo moda & fashion.

  • Tasso di conversione = corrisponde al rapporto fra visitatori totali e acquirenti effettivi. Tieni presente che la percentuale di riferimento per il commercio B2C è del 2% circa.
  • Costo di acquisizione cliente = segnala quanto è stato investito/speso per generare traffico e conquistare nuovi clienti (ottimizzazione SEO, link sponsorizzati, newsletter, sponsorizzazioni social…).
  • Scontrino medio = misura l’importo medio speso dal cliente per ogni acquisto.
  • Sell through = indica il rapporto fra il numero dei prodotti venduti e quelli inseriti sulla piattaforma di vendita.
  • Tasso di abbandono checkout = se alto potresti considerare di offrire spedizioni gratuite o ampliare le modalità di pagamento.
  • Tasso di restituzione dei prodotti = è fondamentale per studiare le cause di insoddisfazione degli utenti (qualità degli articoli, foto/descrizioni prodotto imprecise, ecc.).

Uno strumento per tutti: Google Analytics

Abbiamo provato a spiegare cos’è la Web Analytics e i KPI e-commerce.
Ma puntualizziamo che la teoria non basta. Insomma, per fare un buon lavoro è fondamentale avere anche un mezzo adeguato.
Google Analytics è sicuramente uno dei più popolari. Utilizzato addirittura da oltre il 56% di tutti i siti online.

Analytics rende semplice comprendere in che modo gli utenti di siti e app interagiscono con i tuoi contenuti, così puoi scoprire cosa funziona e cosa no.
Google Analytics

Perché funziona?
Si tratta di un tool gratuito, che permette di analizzare un’enorme quantità di dati digitali. Informazioni che ci permettono conoscere bene il proprio sito Internet. Come si comportano gli utenti e le nostre campagne marketing.

Conclusioni

Certamente, aprire un negozio online rappresenta un’opportuna di crescita irrinunciabile.
Ben 9 italiani su 10 ammettono di acquistare prodotti in Rete. Ed è un mercato in continua espansione. Che non accenna a fermarsi.
Ma si deve considerare anche il rovescio della medaglia.
Ad esempio, la concorrenza. Parliamo di competitors sempre più numerosi, pronti e debitamente aggiornati all’uso delle nuove tecnologie.

Quindi, se vuoi fare sul serio e dare uno sprint concreto al tuo business… non trascurare la Web Analytics.
Scegli i KPI ecommerce giusti: analizza, confronta e… vendi di più!