Spese di gestione negozio: come ridurle? Domanda da 1 milione di dollari, ma qualche risposta c’è. Devi però sapere dove intervenire e fissare obiettivi realistici.
Altrimenti puoi anche dare retta ai venditori da Internet, quelli che hanno scoperto un modo rivoluzionario per guadagnare 6000€ a settimana senza alzare un dito. E vogliono condividere questa scoperta proprio con te!
Parlando seriamente: il controllo dei costi è fondamentale per ogni attività commerciale. Per attuarlo, puoi operare essenzialmente in due modi:
- monitorare e ridurre i costi fissi (affitto negozio, illuminazione, dipendenti etc.) ed efficientamento
- gestire in modo smart i costi variabili, quelli per i rifornimenti merce, il marketing etc.
Naturalmente, puoi anche fare entrambe le cose. In ogni caso, c’è molto da fare per tagliare i costi o, almeno, renderli produttivi. E, se continui a leggere, ci sono 5 nostri suggerimenti per farlo.
Primo: identificare le spese di gestione
La prima cosa da fare. Almeno se vuoi fissare degli obiettivi S.M.A.R.T., concreti e specifici.
Affidati a un buon applicativo di gestione aziendale per mappare tutte le voci di spesa del tuo negozio e valutarne le oscillazioni. Non usi software del genere? Male!
Una soluzione specializzata per il tuo settore può facilitare in molti modi la tua attività commerciale. In particolare, appunto, aiutandoti nel controllo di gestione e con il monitoraggio di spese e ricavi.
Puoi fare una più puntuale analisi dei costi aziendali, verificare se si accordano al tuo business plan e, più in generale, scomporre i costi totali in uno schema più dettagliato. Ti aiuterà a capire quanto la singola spesa incide sulla tua attività.
Allo stesso modo puoi tenere traccia delle spese variabili, e misurarne i KPI, indicatori significativi, per capire quanto siano, appunto, produttive.
Avere un quadro chiaro delle uscite e delle entrate del tuo negozio è, in sostanza, il primo passo da compiere per decidere poi dove tagliare e dove correggere il tiro.
Secondo: i costi fissi “voluttuari”
Ridurre le spese di gestione negozio partendo dai tagli al personale? È la soluzione purtroppo più semplice ma anche, spesso, la meno opportuna. Il taglio agli sprechi è un’opzione sicuramente più indolore, oltre che generalmente più efficace.
Un negozio di abbigliamento ha purtroppo delle spese fisse che possono essere ritenute voluttuarie ma che hanno invece una loro funzionalità. Pensa alle luci: un negozio poco illuminato non invoglia certo a entrare per dare un’occhiata.
Fortunatamente, la tecnologia viene in soccorso in più modi. Per prima cosa, appunto, ti aiuta a identificare e misurare l’entità e il valore della spesa.
Per tornare alla questione dell’illuminazione: puoi usare una metrica significativa, quella del foot traffic, per ridurre le spese su questo versante. Collegando i dati sul “traffico” nel punto vendita o all’esterno a modi e entità dell’illuminazione. Puoi così decidere di abbassare i faretti in vetrina o all’interno in determinate fasce orarie, oppure distribuire l’illuminazione in modo diverso e più funzionale nel negozio.
Un’altra opzione è quella di affidarti a impianti di illuminazione smart. Sono generalmente predisposti per una migliore efficienza energetica, e possono essere programmati per gestire i consumi di corrente in maniera mirata. Anzi, in alcuni casi lo fanno da soli! Sia come sia, i risparmi possono essere davvero importanti, secondo alcuni mirabolanti case studies fino al 70%!
Se vuoi approfondire, abbiamo dedicato un post intero proprio alla questione delle luci in negozio.
Terzo: gli assistenti alla vendita
Tasto dolente, perché il tuo staff è ciò che può rendere davvero speciale il tuo negozio. E questo in particolare oggi, quando per la facilità con cui si può fare shopping online il punto vendita è quasi costretto a offrire qualcosa in più.
In primo luogo un’eccellente servizio al cliente, che secondo un sondaggio è al primo posto, con il 31%, tra gli elementi chiave di una buona customer experience. Customer experience che, per lo stesso sondaggio, è per l’84% degli intervistati motivo per tornare a comprare in negozio. E per il 64% una buona ragione per spendere di più.
Ecco, prima di lasciare andare un tuo collaboratore (cosa che tra l’altro ha quasi sempre l’effetto di demoralizzare il resto del team) pensaci bene. Soprattutto, pensaci con giudizio: affidati alle metriche del tuo programma di gestione.
Analizzando i dati sulle vendite e gli accessi al negozio, puoi per esempio razionalizzare le turnazioni. Eviterai così affollamenti non necessari nelle ore di calma, o salti mortali nelle peak hours. E potrai ottimizzare le ore lavorate dal tuo team.
Puoi usare i dati anche per esami di tipo più qualitativo. Analizza dati notevoli come lo scontrino medio, per importo e per numero di articoli, e collegali al reparto o alla fascia oraria. Potrai capire meglio come lavora il tuo staff, e quanto è efficiente nell’assistenza ai clienti. Puoi anche usare allo scopo i feedback diretti dei clienti o i questionari di gradimento.
Insomma, anche un esame della produttività del tuo team puoi aiutarti, in prospettiva, a ottimizzare queste voci di spesa, o almeno renderle più utili. E anche su questo abbiamo scritto un post che puoi consultare per approfondimenti.
Quarto: il tuo punto vendita
Già: l’affitto del negozio è il “carico da undici” sulle spese di gestione. E anche qui per capire come ridurlo devi per prima cosa valutare quanto è funzionale ai tuoi obiettivi.
Oltre i dati generali delle vendite, un’analisi ben fatta deve essere precisa al metro quadro. Dovresti cioè capire se lo spazio che hai a disposizione è ben utilizzato o se, invece, ci sono reparti che lavorano in perdita, o spazi sottoutilizzati. Anche un esame per fascia oraria può aiutarti.
Ovviamente non puoi pagare l’affitto per reparti o all’ora. Puoi però almeno, con quello che costa aprire un negozio, intervenire per rendere ogni metro quadro calpestato davvero degno della spesa. Alcuni provvedimenti possibili:
- organizzare promozioni nei reparti con rendimento più basso;
- creare eventi o altre iniziative per portare persone negli orari meno redditizi (o ridurre all’essenziale lo staff);
- fare un restyling degli angoli morti del punto vendita.
E se questo non basta, perché non pensare ad affittare parte del tuo negozio a un altro brand? Può essere, tra l’altro, anche un modo per avvicinare una target diverso di clienti. Come al solito, c’è un termine inglese per definire questa pratica, si chiama shop sharing e sembra che funzioni bene per vari motivi. Uno di questi essendo, naturalmente, quello della riduzione dei costi di gestione negozio.
Per continuare con l’inglese, oltre allo shop sharing potresti poi pensare al downsizing. Ovvero a spostare il tuo punto vendita in uno spazio più piccolo. Una scelta importante, ma se dati alla mano ti accorgi che il tuo negozio è sovradimensionato è forse l’unica possibile.
E non è detto che sia una marcia indietro, anzi.
Quinto: i costi variabili
Ridurre le spese di gestione qui significa mettere alla prova la tua abilità commerciale, il “fiuto per gli affari”, le capacità di venditore.
Tu dici? Noi crediamo di no.
Intervenire sui costi variabili è magari più una questione di muoversi in maniera agile tra le opportunità di risparmio. E saperle individuare.
Anche in questo caso, puoi eliminare inefficienze e sprechi già affidandoti a un sistema più razionale di gestione delle tue materie prime: i capi di abbigliamento.
Un sistema digitalizzato ti aiuta infatti a collegare scientificamente le vendite agli acquisti, e ottimizzare così tutta il ciclo degli assortimenti. È una cosa che molti negozianti fanno ancora “a occhio”: si affidano cioè al proprio intuito o ad analisi generali per capire cosa e quanto ordinare dai fornitori.
Con un sistema digitale di gestione negozio puoi invece mappare il flusso delle vendite e regolare di conseguenza quello degli acquisti. Il risultato? Riduci gli scatoloni di invenduto in magazzino!
Lo stesso discorso vale per altre tipologie di costi variabili, legati per esempio alle attività di marketing. Misurando con più precisione tanto le preferenze del tuo pubblico quanto i trend di mercato, puoi ottimizzare anche questi costi. Potrai creare così campagne promozionali con un maggior ROI, ritorno sull’investimento. O, più semplicemente, sarà più facile incontare i gusti della tua clientela.
Un’altra importante voce di costo che puoi ridurre con un sistema di gestione più razionale è quella delle scorte. La gestione di stock e rifornimenti migliora di sicuro se riesci a “vedere” bene il tuo magazzino, e calibrare così gli acquisti sulle tue effettive disponibilità.
Perché gli invenduti nel sottoscala sono una spesa di gestione negozio che ogni azienda vorrebbe evitare. Se però hai ancora delle rimanenze da smaltire, dai un’occhiata al nostro post per capire come limitare i danni e, anzi, guadagnarci qualcosa!
Per concludere
Quelli sopra sono solo cinque piccoli suggerimenti che puoi adottare se vuoi ridurre le tue spese di gestione negozio, o almeno renderle produttive. Come avrai capito, alla base di tutto c’è la possibilità di misurare esattamente dove e come spendi: solo così potrai capire come intervenire.
Un software di gestione negozio come il nostro Etos, in questo senso, può davvero essere un investimento prezioso per la tua attività. I motivi? Te ne diamo due:
- Ti permette di tenere sotto controllo tutti i centri di costo, individuare le aree dove è più importante intervenire e le altre azioni che puoi intraprendere per ridurre all’essenziale le spese di gestione.
- Ti aiuta a ridurre la quantità di lavoro necessario per portare a termine molte operazioni. Dall’inventario degli articoli al caricamento del catalogo sull’ecommerce, all’evasione degli ordini o la creazione di sconti e promozioni. Il software snellisce il lavoro, lo rende più efficace, ammortizza costi significativi.
Insomma, la strada per ridurre le spese di gestione negozio può iniziare proprio da qui.
Vuoi saperne di più? Contatta il nostro team per una consulenza!