Cos’è la local SEO e perché ti può essere utile? In sintesi, perché il commercio online si fa sempre più spesso in movimento, da dispositivi mobili, e se ti trovi nei paraggi al momento giusto hai buone probabilità di concludere una vendita. E allora, per prima cosa, devi farti vedere.

I canali digitali sono soprattutto un’opportunità per ampliare il raggio d’azione del tuo negozio, è vero. Però possono essere usati anche nell’altro verso: farti conoscere meglio nella tua zona di riferimento.

Posizionarti bene con una strategia di local SEO ti aiuta allora ad aumentare il foot traffic. Ovvero la percentuale di persone che passano davanti alle tue vetrine ed entrano in negozio.

E non solo: aumentando i risultati locali del tuo business riuscirai anche a definire meglio il tuo bacino d’utenza.

SOMMARIO

 

Cosa si intende per local SEO

In sostanza con local SEO si intende una strategia mirata a ottenere buoni risultati con intenti di ricerca definiti geograficamente. Per esempio “sneakers Roma”, o “abiti da sposa vicino Pescara”.

Insomma a farsi vedere in quelle situazioni in cui un utente cerca un servizio o un prodotto in una specifica area geografica.

Come puoi intuire, questi utenti sono preziosi per il tuo business. Hanno infatti già un’idea più o meno chiara di ciò che vogliono e, molto probabilmente, sono già pronti a ottenerlo.

Insomma la local SEO si rivolge generalmente verso utenti che sono in uno stadio avanzato del customer journey, il percorso di acquisto. Per questo riuscire a indirizzarli verso il tuo punto vendita è un’operazione che ti può essere davvero utile.

“Una buona strategia di local SEO ti aiuta a concentrarti su una platea molto specifica di utenti invece di [cercare di attirare] utenti da ovunque. E ciò significa, in sintesi, che raggiungerai clienti molto più in-target e propensi all’acquisto.” [WooCommerce Blog]

Vedi anche: Customer journey map e analisi dei dati: come analizzare i dati per conoscere i tuoi clienti
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SEO local, MyBusiness, Maps: come funziona

Va da sé che buona parte degli utenti da coinvolgere si serve della rete di Google per fare le sue ricerche. È lì allora che devi concentrare i tuoi sforzi.

strong>L’obiettivo è ottenere un buon ranking sia con il tuo sito web / ecommerce, sia con vetrine strategiche da posizionare su Google Maps.
Per fare questo, allora, ti sarà molto utile:

  1. ottimizzare il tuo ecommerce con parole chiave locali, del tipo visto negli esempi precedenti;
  2. creare una scheda Google MyBusiness per comparire non solo nella rete Google ma anche tra i risultati geolocalizzati di Google Maps.

All’atto pratico, queste due azioni sono necessarie ma certo non bastano da sole. Specie nel caso dell’ecommerce, infatti, non basta certo fare keyword stuffing con il nome della città o delle località che ti interessano. Devi apparire rilevante agli occhi dei motori di ricerca e, naturalmente, degli utenti che arrivano sulle tue pagine.

La cosa migliore quindi è avere contenuti effettivamente rilevanti per una determinata area geografica. Due piccoli esempi:

  • un produttore di maglieria ottenuta da tessuti locali può a ragione essere molto rilevante in una ricerca geolocalizzata;
  • un rivenditore di articoli sportivi da montagna con il negozio in una località sciistica offre un altro ottimo match a una ricerca locale.

Vedi anche: Basi SEO per ecommerce di abbigliamento
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Come apparire su Google Maps

Vediamo ora meglio cosa serve per comparire su Google Maps, e come farlo usando il tuo “profilo migliore”.

Tecnicamente, si inizia compilando la scheda del servizio Google My Business. I dati vengono usati da Google per offrire risultati di qualità alle ricerche geolocalizzate, sia sul motore di ricerca vero e proprio sia appunto sulle Mappe.

Ottimizzare questa scheda, quindi, ti consente di farti trovare meglio quando chi cerca si trova in una determinata zona o specifica un’area di riferimento. O, in altre parole, quando un potenziale cliente capita a ragionevole distanza dal tuo business.

Il lavoro da fare richiede tempo e pazienza. Migliorare il posizionamento locale non è automatico, infatti, e servono per prima cosa tutti i dettagli necessari a farsi trovare.

In primo luogo, quindi, devono essere presenti le informazioni rilevanti del tuo negozio: numero di telefono, orari di apertura ecc. Ma poi, parlando di fashion e retail, devi offrire anche altro: immagini di ottima fattura e minimo ingombro, testi accattivanti, collegamenti efficaci al web store. E poi descrizioni chiare di cosa si troverà in negozio, idealmente buone recensioni e una buona cadenza di post relativi a offerte o eventi in-store.

Insomma, non è uno scherzo parlare di “profilo migliore”.

Gestisci tutte le informazioni dalla scheda Google MyBusiness. Il servizio ha un suo funzionamento e delle linee guida specifiche. I testi devono avere determinate lunghezze, le immagini determinati formati e ci sono altre regole da rispettare per ottenere i risultati migliori.

Trovi tutto nella guida al servizio My Business. Come altri contenuti Google, è estremamente chiara e semplice da utilizzare.
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I vantaggi di ottimizzare la scheda MyBusiness

Qualche vantaggio, in ordine sparso:

  • essere reperibile immediatamente sulle mappe Google;
  • offrire esattamente quello che stanno cercando utenti molto vicini al tuo punto vendita;
  • aumentare la visibilità anche nella tua zona.

Perché il commercio online significa anche percorsi misti di acquisto, per esempio con gli ecommerce di prossimità.

Molto importanti in settori specifici del retail, possono funzionare molto bene anche per le attività focalizzate su abbigliamento & co. Per esempio offrendo i servizi di click and collect o meglio ancora click and reserve: ordini online ma paghi soltanto in negozio. Cioè quando hai la conferma che effettivamente quello che hai scelto sul web corrisponde alle tue aspettative.

Insomma, in un settore in cui ormai l’integrazione tra canali digitali e fisici è massima, torna ad essere importante anche farsi trovare materialmente. È il motivo per cui diversi retailer prima concentrati esclusivamente sull’ecommerce hanno aperto punti vendita fisici. E una delle ragioni per cui conviene lavorare sulla “local search”.

Migliorare quindi la SEO per i risultati di ricerca locale e, quindi, ottimizzare la propria scheda MyBusiness.

Vedi anche: Perché i colossi dell’e-commerce aprono sempre più negozi fisici?
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Conclusioni: non solo Maps

La local SEO è sempre più importante per i negozi fisici, e anche per un settore come quello dell’abbigliamento. Lo testimoniano alcuni esperimenti nati durante il lockdown del 2020 ma promettenti anche per il futuro.

Con la limitazione agli spostamenti e la chiusura dei punti vendita fisici, infatti, molti retailers si sono visti costretti a sperimentare nuove forme di contatto con i propri clienti. Se l’ecommerce vero e proprio ha vissuto un vero boom, alcuni punti vendita hanno trovato strade diverse per portare i propri prodotti a destinazione.

Per esempio con l’esperimento di fashion delivery nato dalla partnership tra il negozio di abbigliamento Pinko e Glovo. Oppure con soluzioni di video commerce come Shopcall, che offre ai clienti un servizio di videochiamata ai negozi per gestire acquisti in maniera informale.

Il quadro complessivo è quello di un mondo nel quale l’esperienza di acquisto ha diversi punti di accesso e completamento, tanto virtuali quanto fisici. E in tutto questo riacquista centralità il punto vendita materiale. Un luogo dove testare gli articoli, ritirarli, conoscere il resto del catalogo o anche solo passare piacevolmente un po’ di tempo.

“i dati di numerose ricerche testimoniano come ormai i consumatori si stiano muovendo sempre di più all’interno di un perimetro omnicanale, dove si passa agevolmente da un canale fisico ad uno virtuale, allo scopo di soddisfare nel migliore dei modi i propri bisogni. E la prossimità sembra proprio rappresentare quel fattore chiave in grado di fare la differenza” [EconomyUp]

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